Il tempio Malatestiano segna l'apogeo dell'arte a Rimini durante il XVmo secolo.
L'esterno è dovuto a Leon Battista Alberti; l'interno ha avuto come rinnovatore Matteo De' Pasti.
I piani di decorazioni sculturali, diretti dal fiorentino Agostino Di Duccio, sono opera degli umanisti
Basino da Parma e di Roberto Valturio.
Una visita s'impone perchè l'interno e l'esterno offrono delle magnifiche realizzazioni, dal Crocefisso
di Giotto agli affreschi di Piero della Francesca, ai bassorilievi di A. Di Duccio. L'interno comprende
una sola grande navata sulla quale si affacciano sei profonde cappelle laterali.
La seconda a destra accoglie la tomba di Isotta degli Atti, terza moglie di Sigismondo Malatesta la cui
tomba è situata subito a destra entrando.
Il maestoso edificio è stato seriamente danneggiato durante i bombardamenti del 1943 ed il suo
restauro fu terminato nel 1950.
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